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Michele Serra nel mondo della matemagica

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Il comico Stewart Lee, in uno dei suoi più riusciti sketch, parla di Bill Hicks e di quanto sia facile mantenere alta la propria reputazione quando si sia morti. Dopo un certo punto, inizia la degenerazione e si può solo diminuire “la qualità del proprio necrologio”. Bill Hicks, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Jim Morrison, James Dean… Sarebbero stati così amati se avessero potuto fare la fine di Dario Fo, Paolo Villaggio e Phil Collins? Probabilmente no.

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A questa sfortunata categoria di esseri umani appartiene anche Michele Serra. Dopo avere lavorato a “Tango” e avere fondato “Cuore”, Michele Serra oggi è un moralista stanco che quotidianamente ci ammorba con le sue riflessioni su Repubblica, più spesso che no espressione del qualunquismo borghese della pseudosinistra piddina e dirittumanista. Al di là di qualche occasionale sprazzo di lucidità, più spesso i suoi commenti sono improntati alle lagne contro i giovani, sclerotismo tristemente precoce in un’epoca in cui un sessantenne come lui avrebbe ancora la possibilità di avere una vita sessuale, giocare a tennis con il collega d’ufficio e imparare ad andare in parapendio, invece di essere l’equivalente giornalistico di uno di quegli omarini che osserva i lavori stradali scatarrando fra un commento scontato e l’altro.

A me francamente dispiace vederlo ridotto così, e le poche volte che ha uno sprazzo di lucidità condivido con entusiasmo su facebook, segnalo a tutti che “Michele Serra ha detto una cosa giusta!!1!” e ne godo come un fan di Eric Clapton quando trova, in uno dei settemila dischi che ha pubblicato dopo il ’94, una canzone decente.

Certo anche Michele Serra non era mai arrivato ai livelli di demenza che ha raggiunto ieri, con la sua quotidiana Amaca su Repubblica:

Che tenero, Michele. Un uomo ormai disconnesso dalla logica e dal buon senso. Visto che il cattivissimo e spietato Licio Gelli parla male di Renzi, allora per Serra questa è l’argomentazione decisiva per votarlo. Una cosa che ha altrettanto senso di smettere di mangiare tagliatelle al ragù di cinghiale perché è il cibo preferito del Venerabile. Poiché evidentemente Serra ha bisogno di lezioni base di politica, così come probabilmente voi lettori di questo spazio, farò uso di un manuale di logica illustrato con pupazzetti pupazzosi che possano aiutare il povero Michele a capire perché quello che dice è completamente privo di senso e, magari, suggerirgli di consultare queste pagine prima di scrivere la prossima Amaca:

Michele, ascoltami: leggi questo libro. Altrimenti quando al mio prossimo pezzo criticherò Grillo, probabilmente ti verrà voglia di votare Cinquestelle. Queste argomentazioni sono pagliacciate, altrimenti avresti dovuto smettere di votare il PD quando avvenne questo:

Oppure potresti ammettere che sei solo un grandissimo paraculo che deve difendere davanti agli altri, e probabilmente anche davanti a te stesso allo specchio, la scelta di votare un partito che non ti rappresenta da un pezzo.


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